Diventare escursionista
1. Diventare escursionista
La natura, ancora relativamente intatta, l’impressionante grandezza del paesaggio. L’aria pura, ma anche l’impegno fisico, il superamento delle difficoltà e la tensione che ne consegue, fanno si che le escursioni e camminate in montagna si possono elencare fra le più sane ed edificanti attività del tempo libero, e che inoltre creano grande soddisfazione. Sono gli enormi contrasti a rendere l’universo montano particolarmente affascinante, l’insieme di vegetazione e brulle regioni, dai lievi pendii alle insolite rupi erte, dalle cime dei massicci montuosi alle piccole bellezze dei fiori e della fauna, dalla grande tensione cammin facendo, alla sosta contemplativa…
Le esperienze raccolte lungo la via, saranno pienamente belle soltanto se accompagnate dal giusto atteggiamento di fronte alla solenne grandiosità delle montagne. Molti purtroppo tendono verso l’estremo, da un lato vedono le montagne come una rocca di pericoli mortali, di fronte ai quali il singolo individuo sembra fatidicamente perduto, d’altra parte invece intraprende lunghe traversate lungo le vie più esposte, malgrado le previsioni del tempo siano negative, poi sorpresi dal temporale si chiedono: <<Cosa vuoi che succeda su questa via?>>. Questa è purtroppo la tipica mentalità dell’inesperto! Chi si avvicina allo sport (escursionismo), perché di vero e proprio sport trattasi, frequenta come minimo un corso (non sono validi quelli per corrispondenza) per conseguire una patente di categoria "M". In montagna purtroppo molto vanno senza la minima esperienza. Questa imprudenza può trasformarsi in un pericolo ingannevole. Quasi tutti gli infortuni di montagna sono la spiacevole conseguenza di errori personali che derivano dall’ignoranza e dalla mancanza di ragionevolezza e anche dalla presunzione. Nessuno dovrebbe considerare tutto questo una "malattia infantile", anche gli escursionisti più esperti commettono, se cosi si può dire, errori spaventosi ad alto livello. Una marginale conoscenza schematica non può essere veramente soccorrevole bensì saper identificare i problemi ed esserne in grado di riconoscere la connessione per poi agire, puntando esattamente sulla rispettiva situazione che si presenta. Questo, a mio modesto avviso, deve essere la filosofia dell’A.d.M., tutto ciò che ne consegue non sarà mai di rimprovero a nessuno, bensì di preventiva ed educativa formazione per star bene con noi stessi e di conseguenza con le meraviglie che ci circondano.