Ferrata del Redentore e Festa della Pita
Domenica 28 aprile 2024
Cari soci,
dopo la stupenda esperienza della Catena Costiera in cui il nostro socio Antonio ci ha sapientemente guidato, vivremo un interessante e lungo fine settimana.
Giovedì 25 aprile siamo tutti invitati ad ammirare le bellezze della Costa Viola al tramonto percorrendo il Tracciolino assieme agli amici di SudTrek.
Domenica 28 avremo due appuntamenti, uno più bello ed interessante dell’altro. Marcello ci accompagnerà nella suggestiva quanto panoramica Ferrada del Redentore. Sempre domenica Giorgio ci propone un interessante evento storico-culturale le cui origini si perdono nella notte dei tempi: la “Festa della Pita” ad Alessandria del Carretto.
Vi aspettiamo in grande forma.
Il Direttivo
Ferrata del Redentore
Ritrovo e orario di partenza:
Orario ritrovo: 07:45
Orario partenza: 08:00
Luogo di ritrovo: parcheggio Anas Cosenza Sud
Durata: 3 ore circa, compreso il percorso di ritorno in auto
Note tecniche
Lunghezza: 400 metri di sviluppo
Dislivello: 240 metri
Difficoltà: pur non presentando grosse difficoltà, si tratta di via ferrata. Pertanto, si chiede la partecipazione di escursionisti che abbiano già esperienza in questo tipo di attività.
Pranzo: a sacco a cura dei partecipanti
Sorgenti d’acqua: no
Accesso
Giunti a Maratea, dal paese si raggiunge la strada a tornanti che da Maratea conduce alla statua del Cristo Redentore. Si parcheggia nei pressi dell'ultimo tornante e si imbocca il sentiero turistico sulla sinistra e, dopo un paio di tornanti, si lascia il sentiero principale seguendo l'evidente segnaletica per la ferrata del Redentore. In breve si arriva all'attacco della ferrata.
Descrizione
Itinerario molto panoramico: a Sud e a Ovest lo sguardo spazia sul Mar Tirreno e su uno dei tratti di costa più belli d'Italia, a Nord e a Est sulle cime dell'Appennino Calabro-Lucano.
Nel primo tratto della ferrata si risalgono una serie di risalti verticali tenendosi a sinistra del filo di cresta fino a quota 500 m s.l.m.; in questo primo tratto la roccia si presenta ben articolata e gradinata.
Da quota 500 la ferrata segue il filo di cresta donandoci la sensazione di essere sospesi tra cielo e mare e, nell'ultimo tratto, si affrontano due ponti tibetani monofune che sovrastano due profondi crepacci.
Al termine del secondo ponte tibetano, si affronta una placca a strapiombo che richiede l'uso della forza delle braccia.
Giunti alla terrazza del Cristo redentore, il panorama si apre a trecentosessanta gradi sulla costa e su monte Crivo.
I ponti tibetani sono evitabili uscendo per la via di fuga.
Per il rientro si transiterà sulla mulattiera turistica che percorre il versante Sud della montagna, che spesso interseca i tornanti della strada e poi ritorna verso Maratea in direzione Nord.
Organizzatore di Escursione e prenotazioni
Marcello Nardi 3294120335
Termine prenotazioni: entro venerdì 26 aprile, ore 18:00.
Si raccomanda di prendere atto delle liberatorie e firmarle alla presenza degli Organizzatori di Escursione: liberatoria.pdf.
Liberatoria in caso di partecipazione all’escursione di un minorenne: liberatoria_minore.pdf
Festa della Pita: Uscita storico culturale - Alessandria del Carretto
Da località Spinazzeta di Alessandria del Carretto a Piazza S. Vincenzo
Note tecniche
Gruppo montuoso: Pollino – Monte Sparviere.
Inizio e fine percorso: Alessandria del Carretto (1043m) - Località montana “Spinazzeta”.
Difficoltà: T (Turistico).
Tempo di percorrenza (in ore): 6 (andata) - 6 (ritorno).
Tipo di percorso: fondo naturale, sentiero.
Distanza luogo appuntamento /località inizio escursione, solo andata: 84 km. Tempo necessario: 1 h 50 minuti.
Ritrovo/Partenza: Ore 07.00 svincolo autostradale Tarsia Sud - presso l’Hotel Ferramonti.
Descrizione dell’evento
L’escursione ci darà modo di assistere a uno dei riti più arcaici, particolari e coinvolgenti di tutta la Calabria: “la Festa della Pita di Alessandria del Carretto”.
Alessandria del Carretto è un piccolo borgo montano del parco Nazionale del Pollino situato al confine tra Calabria e Basilicata che, per la preziosità del centro storico e per le sue tradizioni secolari, aderisce al circuito Borghi Autentici d'Italia.
È dalla mescolanza tra sacro e profano che la festa o il “rito” trae le sue origini. Si tratta infatti di un’antica ricorrenza risalente al ’600, che si svolge in varie fasi ed è direttamente legata alla celebrazione, la prima domenica di maggio, del santo patrono dello splendido borgo montano: Alessandro Papa Martire, al quale viene donato l’abete bianco o Pitë (nel vernacolo alessandrino).
Ogni anno da secoli, la seconda domenica di Aprile, un abete di circa 22 metri - donato dal vicino comune lucano di Terranova del Pollino e tagliato il più possibile diritto - viene diviso in due parti (tronco e cima) e ripulito in attesa della domenica seguente, quando le due parti scendono verso il paese trasportate da due gruppi di persone differenti, per poi essere innestati insieme e innalzati la prima domenica di maggio, festa di Sant’Alessandro.
Domenica 28 aprile infatti, sin dal mattino presto, l’albero viene preparato per essere trasportato a braccio partendo da località Spinazzeta fino al paese, accompagnato dall'organetto, dalle zampogne, dal vino, dal buon cibo e dai canti popolari che lo celebrano quale simbolo virile, di rinascita; senza funi ma legando a pertiche chiamate dagli alessandrini “torte” (piante selvatiche riscaldate al fuoco e intrecciate tra loro).
Il trasporto è coordinato dal cosiddetto “vogatore”, il quale sta sul tronco, incita i tiratori e dà direttive affinché i movimenti siano sincronizzati. Si giunge in paese la sera, dove tra i festeggiamenti, nella piazzetta San Vincenzo, in una sorta di riunione tra "maschile"e "femminile", la cima viene unita al tronco. Secondo alcuni studiosi, i due elementi rappresenterebbero il rito della sposa e dello sposo.
Abbigliamento: a strati, si consiglia antivento possibilmente impermeabile, cappellino, mantellina antipioggia.
Scarpe: scarponi da trekking.
Pranzo: a sacco e almeno 1,5 litri di acqua.
Trasferimento sul posto: mediante autovetture private, possibilmente organizzate in gruppi di massimo 4 persone.
Organizzatori di Escursione:
Giorgio Berardi: 324 7764516
Daniel Gullì: 348 0762498
Prenotazioni esclusivamente telefoniche
Termine prenotazioni: entro venerdì 26 aprile, ore 18:00.
L’escursione AdM è sempre una festa e la persona è al centro dell’attenzione nella cornice meravigliosa delle montagne calabresi.
Escursione aperta a tutti, soci AdM e non soci.
Per associarsi è necessario provvedere alla compilazione del modulo
(https://www.admcalabria.it/images/domanda_socio_AdM.pdf) che deve essere controfirmato da due già soci, aventi il ruolo di referenti e di presentanti del nuovo socio e può essere inviato telematicamente alla mail dell’associazione o consegnato a mano agli Organizzatori dell’escursione.
Naturalmente, la richiesta di associazione deve essere accettata dal Consiglio Direttivo AdM.
È possibile provvedere al saldo di tale quota, brevi mano o anche tramite bonifico bancario ai seguenti riferimenti:
Conto Bancoposta IBAN IT32 Y076 0116 2000 0001 7599 879
Num. C/C: 17599879
Titolare: ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MONTAGNA
P.S. Per chi non è socio, per partecipare è obbligatorio attivare la copertura assicurativa (costo 10 Euro, validità tre escursioni, da erogare all'atto dell'escursione) fornendo preventivamente "nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita" ai referenti dell'escursione.
Di seguito link utili all’escursionista:
Programma: https://www.admcalabria.it/images/2024/ADM_2024.pdf
Vademecum https://www.admcalabria.it/images/vademecum.pdf
N.B. l’escursione potrà essere oggetto di annullamento o variazioni, sia per la durata che per la distanza da percorrere, per cause non imputabili agli organizzatori di escursione, ma dovute ad eventuali avverse condizioni meteo.