Weekend in Aspromonte

Anche quest’anno torniamo ad ammirare le meraviglie dell’Aspromonte: lo spettacolo delle cascate del Maisano e il panorama di monte Montalto.

Partenza sabato alle 8.00 da Cosenza, piazzale vicino la clinica “la Madonnina”. Arrivo a Gambarie dove incontreremo Raffaele Grimaldi, la nostra esperta guida per il fine settimana, da qui proseguiremo per la diga del Menta, e l’inizio della nostra escursione. Scenderemo fino al torrente Menta lungo un sentiero boscoso e ben segnalato fino a giungere alle cascate. Escursione semplice e adatta a tutti.                      Domenica mattina partenza dal rifugio per la cima di monte Montalto, percorso lungo circa 9km (solo andata), la salita non  presenta particolari difficoltà se non la lunghezza (difficoltà  EE), durata circa 8 ore.

Quota di partecipazione 50€ per i soci e 55€ per i non soci, prenotazioni da far pervenire entro il 24 Aprile. La quota comprende: cena di sabato, pernottamento, prima colazione e pranzo al sacco di domenica. Alloggeremo presso il bellissimo rifugio Biancospino ai piani di Carmelia. Per ulteriori info e prenotazioni scrivere a amicimontagna(chiocciola)libero.it              

14 APRILE ACQUAFORMOSA

 ACQUAFORMOSA - SANTA MARIA DEL MMONTE - COZZO DEL LEPRE - PIANO DI CAMPOLONGO
Ritrovo alle ore 9,00 nella Piazza centrale di Acquaformosa con la nostra guida il socio Vincenzo Maratea. Dal centro abitato di Acquaformosa si prosegue in auto in direzione della Madonna del Monte. Dopo circa 5 km di strada asfaltata si lasciano le auto e si prosegue a piedi su una comoda sterrata che conduce in circa un'ora alla chiesetta. Da qui si prosegue verso Cozzo del Lepre passando davanti al mausoleo costruito in ricordo del pilota che qui si è schiantato col suo caccia militare nel 1982. Si ritorna indietro e passando nuovamente davanti alla chiesetta si prosegue per il pianoro di Campolongo di Lungro (tutta strada asfaltata, purtroppo). Pausa pranzo. Si ritorna indietro e si scende alle auto dal vecchio sentiero, se praticabile. Durante il ritorno faremo una visita al
Centro Rapaci ed infine alla Chiesa Madre ricca di affreschi ed icone in argento-oro e al centro storico con i suoi murales. In presenza di neve saranno necessarie le ciaspole.
Partenza alle 8.00 dallo svincolo A3 di Torano, per info scrivere a amicimontagna(chiocciola)libero.it

Acquaformosa (Firmoza in arbëresh) è un comune di 1.164 abitanti.

Il paese è collocato ad un'altitudine di 756 metri s.l.m. alle pendici del Cozzo del Lepre. Fa parte della minoranza linguistica arbëreshë, presente in tutto il territorio dell'Italia meridionale. La popolazione custodisce usi, costumi e tradizioni e conserva il rito greco-bizantino, soggetto alla giurisdizione ecclesiale dell'Eparchia di Lungro.

Si narra che la principessa Irene Kastriota, figlia dell'eroe Skanderberg, soggiornasse presso l'Abazia di Santa Maria dell'ordine cistercense, e una volta bevendo l'acqua della Badia, abbia esclamato "che acqua formosa" e che da allora il luogo abbia cambiato nome da Ariosa ad Acquaformosa.

 

Il Santuario Santa Maria del Monte si trova a 1423 metri sul livello del mare. Fu un luogo di silenzio, immerso nella natura, un approdo sicuro per chi aveva la necessità di fuggire dalla furia degli uomini e avvicinarsi a Dio.

La chiesa non ha una precisa data di costruzione, è probabile che il primo nucleo della struttura sia stato edificato tra il IX e XI secolo. La testimonianza più antica narra dell’esistenza di un eremo costituito da una sola stanza con un campanile di circa 4 metri di altezza. Inoltre l’architettura non ha una chiara collocazione stilistica, risulta semplice e allo stesso tempo severa. Con il passare del tempo la chiesa è stata restaurata e manomessa da maestranze locali.

La leggenda racconta che un pastorello abbia trovato, nei pressi dell’attuale santuario, in un crepaccio apertosi per la caduta di un fulmine, il busto della Madonna che allatta il Bambino.

La chiesa conserva, la statua della Madonna che allatta il Bambino ed un affresco su un altare laterale raffigurante S. Anna. L’altare maggiore sembra essere in stile barocco.

La prima domenica di Maggio e di Luglio si svolge una processione che si snoda dal Santuario al luogo di ritrovamento della statua.

Visita Mostra di Mattia Preti

17 Marzo Mostra di Mattia Preti.
Per trascorrere una domenica diversa dal solito andremo alla scoperta del "Cavalier Calabrese" nella sua città natia: Taverna. In occasione del IV centenario dalla nascita di Mattia Preti visiteremo la mostra "Della fede e Umanità. Lux fides: Arte alla luce - luce alla fede" occasione unica per celebrare uno dei principali artisti del Seicento italiano. Ammireremo le sue opere esposte nel museo civico e nel complesso monumentale di san Domenico, con l'ausilio di una guida tutta per noi. Costo del biglietto d'ingresso e della visita guidata 7€,mentre per  i bambini, gli studenti (anche universitari) e gli over 65 il costo è di 5€. Partenza alle ore 13.00 dal piazzale antistante la clinica "La Madonnina" a Cosenza. Per informazioni e prenotazioni entro venerdi 15 scrivere a amicimontagna(chiocciola)libero.it

7 APRILE Ferrata del Caldanello

7 APRILE – Ferrata del Caldanello, Cerchiara di Calabria

A Cerchiara di Calabria, bellissimo paesino della zona orientale del Parco, posto su un roccione a strapiombo sulla forra del torrente Caldanello, alle pendici del monte Sellaro, è stata attrezzata una divertente via ferrata definita "Ferrata della Gravina" o "Ferrata del Caldanello; si divide in due tratti che si snodano sulle opposte pareti della forra. Quella di sinistra quasi in orizzontale, e dopo uno spigolo porta al primo tratto verticale. Qui bisogna fare molta attenzione perché non ci sono pioli intermedi che possano frenare un’eventuale caduta o servire da appoggio.
Segue un altro tratto ripido e subito dopo altri 6/7 metri quasi verticali ed esposti sul filo di una crestina (è presente un piolo intermedio). Quindi una lunga cengia, prima esposta e poi, per un breve tratto, non attrezzata in quanto facile, porta al punto tecnicamente più impegnativo: un’altra parete poco più alta delle prime, ma molto più liscia e naturalmente senza nessun piolo tra base e sommità della stessa. Superata questa difficoltà, altri brevi e facilissimi passaggi portano in due minuti ai ruderi del castello di Cerchiara che segnano la fine dell'ascesa. Per quanto riguarda il tratto sulla destra idrografica del torrente, è spettacolare il primo tratto, che porta subito su una liscia parete di circa venti metri che scende a picco nel fondo della forra. Qui bisogna calarsi verticalmente per 4/5 metri per immettersi poi su una stretta cengia che sale in diagonale, sempre esposta sulla stessa parete, che man mano che si prosegue aumenta d'altezza, fino ad un esposto passaggio in un diedro dove i 50/60 metri che ci separano dal fiume, si vedono tutti, perfettamente verticali sotto i nostri piedi. Da qui in poi si continua a salire sfruttando delle cenge, ma senza emozioni, fino a che tutto finisce a metà parete e bisogna tornare indietro. Recentemente, ad opera dei ragazzi del Soccorso Alpino di Cerchiara, è stato attrezzato un ulteriore tratto di ferrata, il cosiddetto "Ramo Imperiale,"che percorre una stupenda ed espostissima cengia quasi orizzontale riservata ai "cuori forti," che è la ciliegina sulla torta di questo splendido percorso attrezzato.
La difficoltà complessiva delle due vie è valutabile come PD, anche se aumenta a D nei singoli passaggi verticali per la mancanza di frazionamenti.
Partenza alle 8,00 dallo svincolo A3 di Cosenza sud e alle 8.15 da Torano. Per info e prenotazioni chiamare il socio Massimo Gallo o scrivere a amicimontagna(chiocciola)libero.it                                                                                         Attrezzatura obbligatoria: casco, imbrago, longe da ferrata o in alternativa longe normale a due rami + 2
moschettoni a ghiera.

Alpinismo invernale con il CAi di Castrovillari

10 Marzo – ALPINISMO INVERNALE CON IL CAI DI CASTROVILLARI


Valle Piana (900m) - Serra Dolcedorme (2267m)- Vallone Faggio Grosso - Passo di Valle Cupa
(1342m) - Valle Piana per il canalone di "Scilla e Cariddi"
Scaleremo Serra Dolcedorme (2267m.s.m), percorrendo il canalone di “Scilla e Cariddy”, splendido
itinerario che corre nel cuore della parete sud della montagna più alta della Calabria. Difficoltà
alpinistica: AD( abbastanza difficile), con passaggi fino a 50° su neve o ghiaccio. Attrezzatura
personale obbligatoria: ramponi, piccozza, imbrago completo di longe, casco, e naturalmente
abbigliamento adeguato alla stagione e alla quota. Appuntamento allo svincolo A3 di Cosenza Sud
alle 5.15 e allo svincolo A3 di Torano alle 5.30, per la riuscita dell'iniziativa si raccomanda massima puntualità. Per informazioni e prenotazioni amicimontagna(chiocciola)libero.it

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