Domenica 10 Aprile 2016 - Monte Frattina - Parco del Pollino

Domenica 10 Aprile 2016, tutti pronti per Monte Frattina, vetta a quota 1500mt circa, collocata nel cuore dell'Orsomarso, in una zona che consente di godere di una vista panoramica quasi sull'intero parco. Il meteo non si presenta particolarmente favorevole, ma tutti ci aspettiamo, come da previsioni, che nel corso della giornata le nuvole facciano spazio ad un bel sole primaverile. Il nostro percorso inizia dalla frazione di Buonvicino di Diamante, all'altezza del Santuario della Madonna della Neve che dall'alto dei suoi 720 metri si affaccia sulla bella valle del Corvino.

Non abbiamo ancora neanche indossato gli scarponi, che Sasso dei Greci e l'intera valle del Corvino si presentano ai nostri occhi con la loro folgorante e selvaggia bellezza dal punto d'osservazione della balconata del Santuario della Madonna della Neve.

Capitanati dal socio Luigi Gaudio, il gruppo inizia la risalita verso Monte Frattina. Sopra le nostre teste nuvole minacciose, non sembrano ancora disposte a lasciare spazio al sole primaverile, ma non ci spaventano. Percorso meno di 1Km abbandoniamo il sentiero principale e affrontiamo di petto la dura salita che ci porterà a superare quota 1000Mt in uno spazio relativamente breve. Le pendenze sono piuttosto impegnative, ma la salita non presenta particolari difficoltà tecniche. Il gruppo è omogeneo, tutti buoni camminatori e preparati ad affrontare percorsi di questo genere.

Nonostanze la pendenza sia realmente importante, il gruppo procede senza particolari problemi. Ci attendono ancora 500Mt circa di dislivello, la le pendenze questa volta sono più dolci e progressive. Già a quota 1000Mt, nonostante la nebbia inizi a fare capolino sul nostro percorso, godiamo di panorami incredibili. Sotto di noi si vede come un puntino lontano l'isola di Cirella, terra e cielo sembrano toccarsi, a separare la striscia verde e quella delle nuvole che si addensano sopra le nostre teste c'è solo il blu del mare, in mezzo l'isola appare come sospesa, trattenuta da fili invisibili.

C'è giusto il tempo di scattare qualche foto ed il nostro gruppo ricomincia il proprio percorso verso Monte Frattina. La nebbia inizia a dominare il paesaggio e ci avventuriamo lungo un terreno reso decisamente scivoloso dalla pioggia caduta nei giorni passati. All'altezza della Pietra del Cisso la nostra visuale è ridotta a pochi metri. Il paesaggio ed i panorami non sono più i protagonisti del percorso, al loro posto fa la comparsa il senso dell'avventura. Le grandi vedute lasciano spazio alle piccole scoperte. Sono le fioriture, le forme degli alberi, la nebbia che avvolge ogni cosa a diventare adesso i nostri compagni di viaggio pronti ad alimentare il nostro senso di meraviglia e di stupore per ogni nuova scoperta.

Il gruppo procede compatto verso la vetta. Raggiunta la sommità di Monte Frattina c'è solo il tempo per qualche foto. Neve e vento fanno la loro comparsa. Nonostante le temperature siano in rapida picchiata, l'arrivo della Neve è salutato con piacere dal gruppo che si lascia avvolgere dai candidi fiocchi.

 

Per fortuna tutti sono attrezzati, k-way, poncho, coprizaino, guscio da trekking fanno rapidamente la loro comparsa. Il gruppo diventa sempre più variopinto e colorato e per certi versi anche caratteristico. Impegniamo rapidamente la discesa che ci condurrà nuovamente al Santuario della Madonna della Neve. La nebbia non cessa di accompagnarci, pioggia e neve si alternano per un breve tratto, fin quando il tempo sembra darci un minimo di tregua, per circa 1Km o poco più riusciamo a camminare in un'ambiente umido ma senza la compagnia della pioggia. Decidiamo dunque di fare una pausa pranzo. Il cammino è stato impegnativo e abbiamo bisogno di un po' di energia.

Nella più classica delle tradizioni, c'è appena il tempo di tirare fuori un panino che la pioggia inizia di nuovo a cadere, con buona intensità. Mangiamo rapidamente dunque prima che la pioggia diventi troppo battente e riprendiamo il ripido sentiero che ci riporterà al punto di partenza.

Il terreno fangoso non è esattamente adatto a scendere velocemente, ma il gruppo procede compatto spedito verso la sua destinazione, nonostante il terreno viscido ci costringa ad un equilibrio precario.

Una volta tornati al Santuario della Madonna della Neve ed indossato panni asciutti, c'è ancora tempo per qualche foto, prima di abbandonare il luogo della nosra avventura e tornare a casa.

Nonostante il meteo non sia stato clemente, l'emozione è stata comunque tanta, per una montagna che questa volta ci ha offerto panorami meno sensazionali, ma ha comunque soddisfatto il nostro spirito di avventura ed esaltato la capacità di condivisione, anche delle difficoltà, di tutti i partecipanti.

Fabio Farnesi

 

 

Domenica 10 Aprile: escursione su Monte Frattina 1535 m s.l.m. (parco del Pollino)

Domenica prossima, in sostituzione dello stage di arrampicata (rimandato a data da destinarsi) previsto in calendario, recuperiamo l’escursione su Monte Frattina proposta dal socio Luigi Gaudio

Il punto di partenza dell'escursione è il Santuario Madonna della Neve a Buonvicino (CS) mt. 720 e il punto di arrivo è il Monte Frattina mt. 1535. Faremo un breve passaggio per la Pietra del Cisso.

Il percorso non presenta difficoltà tecniche tranne un’impegnativa salita iniziale, è richiesto comunque un buon allenamento.

La durata complessiva è di 6 ore escluse le soste.

L’itinerario ci regala panorami incantevoli: la superba costa tirrenica fino al golfo di Policastro, la Valle del Corvino, le meravigliose pareti del monte La Caccia e del Petricelle, la Montea con tutta la sua bellezza alpestre.

Inoltre dall'enorme parete rocciosa di Pietra del Cisso, ammantata da una miriade di pini loricati, si possono ammirare dei crinali rocciosi mozzafiato e fortemente esposti che degradano vertiginosamente verso la sottostante valle del Corvino.

La Valle del Corvino riveste di una notevole importanza archeologica per la presenza di due antichi villaggi, quelli di Tripidone e Salvato, le cui popolazioni assieme a quelle di Trigiano, diedero origine all'abitato di Buonvicino. Sono visibili i ruderi di questi villaggi; tra le macerie si sono rinvenuti mattoni, cocci e utensili di ferro e di osso.

La valle è attraversata dal placido torrente Corvino che all’altezza del Sasso dei Greci s’incassa tra pareti verticali in una gola lunga un centinaio di metri dove è presente una minuscola grotta, che fu il romitorio di Ciriaco, patrono del paese di Buonvicino.

Partenza dallo svincolo A3 di Cosenza Nord – (parcheggio centro commerciale Marconi) ore 7,30.

Domenica 13 Marzo: scalata Monte Manfriana - Parco del Pollino

Domenica prossima finalmente una scalata: Monte Manfriana (1.981 m) nel Parco del Pollino.

Guidano l’escursione i soci Laura Aspromonte e Marcello Nardi.

L’escursione non è semplice per la lunghezza del percorso (18 km circa) e il dislivello (quasi 900 m), non è adatta a tutti, il livello è EE, escursioni esperti e ben allenati, l’ambiente innevato inoltre aggiunge difficoltà, necessarie quindi ghette e ciaspole (chi ne è sprovvisto può noleggiarle presso l’associazione), la durata sarà di circa 8 ore, vestirsi a strati, abbigliamento invernale, colazione a sacco, munirsi di acqua non si incontrano sorgenti lungo il percorso.

Nella scheda in calce, trovate la descrizione del percorso, tratta da http://francuz.altervista.org/pagina-432131.html , la partenza è prevista alle ore 7 dallo svincolo A3 di Cosenza Sud e alle 7,15 dallo svincolo A3 di Torano, per ulteriori informazioni e prenotazioni rivolgersi a Marcello Nardi tel. 329.4120335

Buon divertimento! A presto

Maria Pia

P.S.: I non soci che intendono partecipare all’escursione, ma solo se esperti e ben allenati, devono comunicare i propri dati anagrafici (nome, cognome,data e luogo di nascita) per attivare l’assicurazione contro gli infortuni. Il costo è di 5 euro.

 

Partenza : COLLE DELLA SCALA 1290 m

Arrivo : MONTE MANFRIANA 1981 m

Lungh. : 5 km (+ 5 km per il ritorno)

Dislivello : 836 m

Tempo : 2,5 h solo andata (+ 2,5 h per il ritorno)

 

Percorrendo la A3 Salerno - Reggio Calabria si esce allo svincolo di Frascineto – Castrovillari, si prosegue per Frascineto e quindi per Civita, prendendo la strada che sale al paese.

Per chi proviene dalla SS. 106 Ionica, uscire allo svincolo di Villapiana Scalo e proseguire verso Francavilla Marittima e continuare verso Frascineto, svoltando a destra non appena si trovano le indicazioni per Civita.

Si prende la strada asfaltata che sale sulla sinistra a poco meno di un km dal centro di Civita (si costeggia il cimitero); si sale fino al Colle San Martino (1145 m) e qui si parcheggia l’auto sullo spiazzo di fronte ad una vasca. Da qui si prende la strada sterrata che sale sulla sinistra. Dopo circa un km e mezzo si incontrano delle costruzioni; più su inizia la faggeta. Prendere la stradella a sinistra che in meno di un chilometro inizialmente costeggiando la faggeta, porta al Colle della Scala. Per rifornirsi d’acqua c’è una fonte, lungo la strada asfaltata, circa cinquecento metri prima del Colle San Martino, sul lato a monte.

 

Colle della Scala è la località servita da una pista sterrata (la Strada Forestale della Fagosa) che attraversa completamente la bellissima zona della “Fagosa”, la più estesa foresta di faggi del Pollino.

Il Colle della Scala delimita la piccola ma panoramica vetta del Monte Moschereto (1318 m), sulla parte orientale della lunghissima cresta che da Civita raggiunge Piano Ruggio toccando quasi tutte le vette più alte del massiccio.

Lungo questa cresta si snoda pure la spettacolare TRAVERSATA DELL’INFINITO, un itinerario veramente grandioso.

Scavalcato il Colle della Scala, la strada sterrata conduce alle Serre di Frascineto, assolati e fascinosi pianori che scendono fino alle articolate pareti rocciose traforate di grotte, che sovrastano Frascineto ed Eianina. Il percorso è privo di qualsiasi difficoltà d’orientamento; si tratta di una lunga e bella camminata sempre sul crinale della dorsale che dal Colle della Scala raggiunge l’appuntita vetta della Manfriana Orientale (1981 m).

Dalla sommità del colle (punto più alto della strada) si sale senza percorso obbligato tra le rocce dell'inizio del crinale portandosi subito sulla destra, quasi al limite della faggeta (percorso meno accidentato).

Continuando a salire, il crinale si fa sempre più stretto ed evidente fino a culminare dopo circa un km e mezzo dall’inizio nella piatta vetta della Timpa del Principe (1741 m). Il paesaggio è superbo: a sinistra, data l'esposizione a sud, si hanno condizioni più calde ed asciutte meno adatte allo sviluppo del bosco e lo sguardo può spaziare su orizzonti sconfinati dai Monti d’Orsomarso alla Sila lontana, fino al Golfo di Sibari; a destra, invece, il verde manto della Fagosa risale fino alle creste più alte, favorito dal microclima più umido e fresco del versante settentrionale. Da qui si scorgono le cime più alte del massiccio e le timpe rocciose con le loro impressionanti pareti.

Si continua lungo la cresta scendendo al Passo del Principe (1685 m) e si percorre la lunga cresta affilata formata dal susseguirsi delle piccole vette della Costa La Verna (1782 m); grossi cavi d'acciaio arrugginiti e resti di palificazioni ci indicano i punti di passaggio di due teleferiche utilizzate nel passato per massicci disboscamenti nel cuore del massiccio.

Un tratto quasi orizzontale termina al Passo dello Sparviero o Passo Marcellino Serra (1787 m), da dove inizia a salire la rocciosa e affilata cresta che porta alla vetta della Manfriana Orientale (1981 m). La Manfriana prende il nome, secondo alcuni storici locali, da Manfredi, il figlio di Federico II.

Al di là della vetta sono sparsi più di venti blocchi di pietra scolpiti nel passato dalla mano dell’uomo. Con sicurezza non si sa perché è stato fatto questo lavoro; alcuni pensano che su questa montagna si volesse costruire un tempio, altri invece teorizzano che la costruzione, mai finita, servisse come punto di avvistamento e controllo delle antiche strade di comunicazione, che collegavano il territorio calabro a quello lucano.

Queste grosse pietre da taglio, regolarmente squadrate, conservano in parte le modalità eseguite dai greci nel tagliare il giunto verticale dei blocchi, col solo bordo levigato, lasciando il centro spossato. Uno di essi ha sicuramente funzione di architrave; l'impiego di blocchi simili è documentato sul Pollino, a quote minori del Monte Manfriana, nelle fortificazioni realizzate durante l'età ellenistica intorno al IV secolo a.C. Varie sono le ipotesi sul suo uso; esse vanno dal tempietto greco alla torre di avvistamento, vista la posizione di vetta del luogo che porta a pensare ad una funzione di controllo a lunga distanza, specie in direzione delle valli e del litorale ionico.

Accanto a questi blocchi litici squadrati è stata rinvenuta una moneta magnogreca. Il suo conio mostra, sul diritto, il toro con testa umana barbuta. Sull’altro verso è raffigurata la dea Athena dai capelli intrecciati con nastro e ornati da un grappolo d’uva pendenti sul collo, per simboleggiare il prodotto più importante della città-territorio a lei consacrata. Secondo la cultura del tempo, l’effigie della dea decorata con la figura di un prodotto serviva ad assicurare la continuità del suo raccolto e quella delle offerte a lei dovute. Nel nostro caso, il toro simboleggiava l’Italia della Magna Grecia Jonica e Athena con l’uva quella dell’Enotria Tirrenica.

Per il ritorno ci sono due percorsi alternativi: il primo prevede di ripercorrere la stessa strada dell’andata. Il secondo ci obbliga a tornare indietro fino al passo Marcellino Serra da dove parte il sentiero che porta alla Fagosa. Dopo una breve discesa, si prosegue in diagonale, verso il Piano di Badia (1434 m), quindi piegare a destra e seguire la mulattiera fino ad arrivare sulla pista della Fagosa. Da qui proseguire dritto (se lo si desidera, nella direzione opposta, a cinque minuti di marcia c'è la Fontana del Principe) verso il Piano di Ratto (1429 m) e quindi di nuovo verso Colle della Scala e Colle San Martino.

Sabato 19 -Domenica 20 marzo: weekend nel Parco Nazionale del Cilento 2016

Il socio Dante Volpintesta ha preparato per il week-end che precederà l’inizio della primavera, un bellissimo fine settimana nel Parco Nazionale del Cilento, dopo la bell'esperienza fatta sul posto lo scorso autunno.

Di seguito e nelle schede allegate il programma curato da Dante con le informazioni per partecipare, vi aspettiamo numerosi, buon divertimento 

Maria Pia

Programma:

Le giornate saranno così suddivise:

Sabato 19 Marzo: Visita all’Oasi WWF Grotte del Bussento nel Comune di Morigerati (Scheda 1). Lunghezza 1 Km e tempo di percorrenza di circa 1 ora (previsto pranzo in una osteria della zona). Nel pomeriggio ci sposteremo nel Comune di Casaletto Spartano, presso l’Oasi Naturale del Capello, per ammirare la magnifica Cascata dei Capelli di Venere (Scheda 2). Lunghezza 1 Km e tempo di percorrenza di circa 1 ora. Successivamente ci dirigeremo verso San Giovanni a Piro dove pernotteremo, dopo una pizza in compagnia.

- Domenica 20 Marzo: Escursione da San Giovanni a Piro alla spiaggia del Marcellino (Foto 01÷04). L’itinerario ha inizio dal centro storico di S. Giovanni a Piro. Poco fuori dal centro abitato si prende il sentiero della “Manna” alla sinistra della Cappella della Martellata (477 m s.l.m.). Si scende per 500 m circa fino al Vallone di Santo Ianni (437 m s.l.m.), la strada prende poi a salire incontrando prima degli scalini scolpiti nella roccia, poi entrando in un fitto bosco di elci con i rami degli alberi a formare una deliziosa galleria naturale. Si arriva così alla sorgente della Manna, pozzo naturale che si apre nella stessa roccia su cui sorge il Santuario di Pietrasanta che si raggiunge dopo una breve ascesa lungo l’antico tracciato. Qui una sosta è doverosa per godere del meraviglioso panorama e del fascino che questo luogo, intriso di fede e di storia millenaria, emana. Uscendo dal piazzale in direzione sud, sulla sinistra, una ripida scalinata in pietra porta all’obelisco della Madonna. Addentrandosi nella pineta si incontra una antica mulattiera che conduce al punto più alto dell’itinerario sul monte Paccuma (602 m s.l.m.). Qui si apre un panorama mozzafiato con la vista dell’intera costa del Parco Marino Costa degli Infreschi e della Masseta. Proseguendo a destra lungo una comoda carrareccia si raggiunge lo splendido belvedere di Ciolandrea da dove è possibile ammirare il Golfo di Policastro, la costa lucana, dove è chiaramente visibile il Cristo di Maratea, quella calabra e, nelle giornate più terse, la sagoma dello Stromboli nelle isole Eolie. In direzione sud-ovest si segue una carrareccia, discesa poco impegnativa a mezza costa del Vallone Trarro, e tenendo la destra al bivio che si incontra si arriva ad un nucleo rurale che conserva ancora intatti elementi caratteristici della vita e dell’antica cultura contadina. Continuando tra i campi si giunge alla Timpa del Piombo dove si apre una bellissima vista del Vallone del Marcellino fino alla Cala dei Morti. Tornando indietro per un breve tratto si arriva ad una antica cisterna a cielo aperto. Qui, in direzione sud-est, inizia un sentiero stretto e tortuoso, che presenta non poche difficoltà, lungo il quale si potranno osservare le torri di avvistamento costruite per la difesa dalle incursioni saracene. Continuando a scendere si cominciano ad intravedere alcune delle spiagge della costa fino a raggiungere il letto del Vallone di Marcellino. Qui si svolta a sinistra e si raggiunge l’omonima spiaggia.

Punto di partenza: Centro storico di San Giovanni a Piro

Punto di arrivo: Spiaggia di Marcellino

Lunghezza percorso: 6 km circa

Durata: 3 h (solo andata)

Difficoltà:  EE

Dislivello max: 602 metri in discesa

Abbigliamento da montagna

Giacca antipioggia

Scarponcini da trekking

- Nello zaino:

>Cappellino

Acqua (almeno 1,5 l)

Pranzo a sacco

Macchina fotografica

Binocolo

N.B.: Volendo si potrà decidere se continuare l’escursione prima in barca (al costo di circa 10 €) fino alla bellissima “Baia degli Infreschi”, visitando lungo il percorso le magnifiche grotte con insediamenti preistorici, e poi continuando a trekking fino a Marina di Camerota (dove lasceremo le autovetture), completando così l’itinerario di tutta la costa cilentana.

Il costo del week-end è di circa 60 €  comprensivo di: pernottamento (opzione camera singola + 20 €), ingresso oasi, pranzo di sabato, prima colazione domenica, spese carburante (automezzi propri).

Per i non soci aggiungere quota assicurativa di 5 euro.

Prenotazioni con acconto di 20 € entro le 22:00 di venerdì 11 Marzo 2016, presso la sede ADM di Via Gramsci, 77 - Zumpano (CS).

La partenza è prevista per le ore 08:00 di sabato 19 Marzo, dalla rotatoria dello svincolo autostradale Cosenza Nord di Via Marconi - Rende (CS).

Guiderà l’escursione il socio ADM Dante Volpintesta

Domenica 6 Marzo - Escursione Parco Nazionale della Sila

Domenica scorsa bellissima escursione a Pietra Campanara, per domenica prossima 6 Marzo l'AdM ne ha previsto una altrettanto bella nel Parco Nazionale della Sila, guidata dai soci Orlando Corigliano e Fabio Farnesi.


Di seguito la descrizione e le informazioni per partecipare curate da Orlando, vi aspettiamo come al solito numerosi, a presto

Incontro alle 7.45 al Parcheggio del Complesso Commerciale Carrefour (davanti McDrive/negozio cinese "Grande Muraglia) - Zumpano/Cosenza per poi dirigerci alla volta di Camigliatello.Per gli amici che ritengono giungere direttamente al luogo di inizio escursione è suggeribile arrivare a Camigliatello per le 8.25.


L'escursione prevede di imboccare, direttamente a Camigliatello, il sentiero CAI 403 per poi deviare sul 443, al bivio per Fallistro, con direzione Macchia Sacra e quindi Monte Curcio. Arrivati in cima, ci accoglierà un panorama fiabesco che degrada verso la Valle del Lago Cecita.


Il ritorno prevede la discesa diretta verso il Tasso, da dove poi chiuderemo l'anello, costeggiando un fiabesco ruscelletto. Nel caso di copioso innevamento (da valutare entro sabato) è suggerito l'equipaggiamento di ciaspole. Diriggono l'escursione Orlando Corigliano e Fabio Farnesi, ai quali rivolgersi per ogni genere di informazioni. L'escursione è di difficoltà 'E' ESCURSIONISTICO. E' alla portata di tutti, non comporta particolare impegno fisico, e copre la distanza di circa 15 km. Si consiglia una vestizione a strati, scarponi da montagna e ghette. Colazione a sacco. Raccoglie le prenotazioni il socio Orlando Corigliano (+ 39 329 37 60 667, email This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. ).


Si chiede cortesemente un grande spirito di collaborazione onde poter predispore e facilitare l'organizzazione dell'uscita. Chi è sprovvisto di ciaspole può richiederle direttamente al referente delle prenotazioni e prenotarle sotto noleggio al costo di 5 EURO. I NON SOCI AdM devono sottoscrivere copertura assicurativa del costo di 5 Euro (con validità annuale), segnalando nome, cognome, luogo e data di nascita. Le prenotazioni sono aperte fino a venerdì 4 Marzo, entro le 23.30.19-10-2014

Maria Pia

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